La mia strada non era dritta, ma era giusta. Come ho imparato ad amare ogni passo.

La mia strada non era dritta, ma era giusta. Come ho imparato ad amare ogni passo.

Ci sono strade che sembrano tracciate a matita, dritte e senza sbavature.
La mia, invece, era più simile a una linea tracciata a mano libera, un po’ storta, piena di curve e cambi improvvisi. Ma oggi, guardandomi indietro, non cambierei una virgola.

Non sono stata la ragazza ribelle, ma neanche quella che seguiva perfettamente le regole. A scuola ho fatto fatica, non tanto per mancanza di capacità, ma perché ho sempre sentito che c’era qualcosa di più importante: il vivere. Il capire il mondo, le persone, me stessa.
Il liceo scientifico mi ha messo alla prova — sono stata anche bocciata — ma poi ho trovato un modo diverso di andare avanti, in una scuola privata che mi ha dato spazio per chiudere un ciclo.

Più tardi ho scelto l’università, e anche lì non ho seguito un percorso "creativo": ho studiato per diventare operatore giuridico d’impresa.
Eppure oggi, con le mie candele, i tarocchi, e questo progetto nato dal cuore, so che anche quel percorso apparentemente distante mi ha aiutata a costruire quello che sono.
Perché studiare diritto, sociologia, le regole della società, mi ha insegnato a riconoscere il valore di ciò che è giusto, di ciò che è umano, di ciò che ha davvero senso.

Col tempo ho capito che ogni deviazione era necessaria.
Non era il percorso "sbagliato". Era il mio.
Anche se non parlava di arte, di tarocchi, di bellezza — cose che oggi sono il mio cuore — parlava comunque di me.
Di quella parte che aveva bisogno di capire come funziona il mondo per poterlo poi cambiare a modo suo, con delicatezza, con luce.

Quando è nata Candles Bella, non è nata solo una linea di candele: è nata una visione.
Un modo nuovo, gentile ma potente, per riportare al centro la bellezza, i simboli, la spiritualità concreta, quella che entra nella vita di tutti i giorni.
Non volevo più avere paura di sembrare “fuori rotta”. Volevo creare qualcosa che ricordasse anche agli altri che ogni passaggio, anche il più storto, può diventare sacro se visto dalla giusta prospettiva.

Oggi guardo la me stessa di allora e le direi:
"Vai bene così. Stai imparando a vivere, non solo a studiare. Fidati del tuo passo, anche se non è come quello degli altri.
Un giorno farai luce, anche per loro."

E se anche tu senti che il tuo percorso non è stato lineare, ma pieno di verità, scrivimi.
Mi piacerebbe ascoltare la tua storia.
Perché credo che ogni cammino, quando è autentico, illumini — anche se ha preso mille strade prima di arrivare dove doveva.

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